Il Consiglio europeo ha adottato nuove misure restrittive nei confronti della Russia.
Il Regolamento (UE) 2022/334 del 28 febbraio 2022 ha modificato il precedente Regolamento (UE) 833/2014 del Consiglio, che aveva a suo tempo imposto sanzioni contro la Russia a seguito dell'annessione della Crimea e di Sebastopoli.
Il nuovo provvedimento colpisce particolarmente i settori dell'aviazione e della finanza.
In particolare:
- si nega qualsiasi operazione con la Banca centrale russa o organismi ed entità che agisono sotto la sua direzione
- viene chiuso lo spazio aereo dell'UE ad aeromobili:
- operati da vettori russi
- immatricolati in Russia
- posseduti, noleggiati o altrimenti controllati da persone fisiche o giuridiche di nazionalità russa.
Queste misure si aggiungono al divieto già in vigore di vendere aeromobili o parti di essi a società russe.
A quanto sopra si aggiunga che la Federazione Russa in risposta alle sanzioni ha chiuso il proprio spazio aereo a 36 paesi, inclusi i 27 menbri dell'Unione.
Secondo gli analisti internazionali, queste misure avranno un forte impatto sul settore aviation comportando:
- maggiori tempi di volo per aggirare le restrizioni geografiche
- maggior numero di soste per refueling
- difficoltà gestionali dei contratti di leasing di aeromobile, in quanto sarà più complesso locare gli aeromobili e rispettare il pagamento dei canoni di leasing
- minor cash flow per la Russia derivante dalle imposte ai carrier, fondamentale per il finanziamento della compagnia di bandiera Aeroflot
- sospensioni e ritardi nella costruzione di aeromobili: Airbus ha chiuso lo stabilimento di Kyiv e sospeso il pilot training a Mosca, e ha commesse per 14 A350s per Aeroflot e altri 40 aeromobili (A220 e A330 family) destinati alla compagnia di bandiera russa tramite società di leasing
- shortage di titanio per la costruzione di aeromobili
Avv. Simone Moretti