APPROFONDIMENTI

IL PRONTUARIO PER LE AZIENDE OSPEDALIERE NEI GIUDIZI CONSEGUENTI A INFEZIONI OSPEDALIERE - L’ORDINANZA DELLA CASSAZIONE N. 16900 DEL 13.06.2023

19/07/2023

di Avv. Stefano Ricciardi

Richiamando la pronuncia del 03.03.2023 (vedi https://boglione.eu/approfondimento/check-list-della-cassazione-in-caso-di-infezioni-nosocomiali-e-responsabilizzazione-del-personale-operativo-ed-aziendale) la Corte di Cassazione è tornata in tema di infezioni nocomiali e ricordato qual è la prova liberatoria rimessa agli enti ospedalieri.

Quello delle infezioni è un terreno particolarmente sdrucciolevole per le strutture sanitarie sol perchè, spesso, le stesse pur facendo tutto il possibile per comprimere il rischio infettivo (di per sè non totalmente eliminabile) non sono poi in grado in giudizio di dimostrare, a livello anche documentale, le misure concretamente adottate. 

Sulla scia del menzionato precedente, la Cassazione ha stilato una sorta di prontuario che tutti i Risk manager e le Direzioni dovrebbero adottare per limitare condanne che, con un pò di lavoro a livello centrale/aziendale, potrebbero essere evitate. Le strutture ospedaliere devono infatti provare in giudizio:  

  1. L’indicazione dei protocolli relativi alla disinfezione, disinfestazione e sterilizzazione di ambienti e materiali;
  2. L’indicazione delle modalità di raccolta, lavaggio e disinfezione della biancheria;
  3. L’indicazione delle forme di smaltimento dei rifiuti solidi e dei liquami;
  4. Le caratteristiche della mensa e degli strumenti di distribuzione di cibi e bevande;
  5. Le modalità di preparazione, conservazione ed uso dei disinfettanti;
  6. La qualità dell’aria e degli impianti di condizionamento;
  7. L’attivazione di un sistema di videosorveglianza e di notifica;
  8. L’indicazione dei criteri di controllo e di limitazione dell’accesso ai visitatori;
  9. Le procedure di controllo degli infortuni e delle malattie del personale e le profilassi vaccinali;
  10. L’indicazione del rapporto numerico tra personale e degenti;
  11. La sorveglianza basata sui dati microbiologici di laboratorio;  
  12. La redazione di un report da parte delle direzioni dei reparti da comunicare alle direzioni sanitarie al fine di monitorare i germi patogeni-sentinella;
  13. L’indicazione dell’orario della effettiva esecuzione delle attività di prevenzione del rischio

Certo lo sforzo richiesto è importante sia a livello centrale e di direzioni aziendali sia, via via, a livello capillare a tutto il personale sanitario. Gli interessi in gioco, tuttavia, sono troppo elevati per non rispondere alle richieste della giurisprudenza di legittimità considerando quanto il contenzioso conseguente ai fenomeni infettivi incide ogni anno sui bilanci delle aziende ospedaliere.

La rotta è stata tracciata e una bussola, per le aziende, ora c'è. 

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